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S.O.S. Ippocastani
Come aiutare i castagni d'india e ridurre l'attacco della temuta farfalla Cameraria Ohridella.
"Comitato per il Parco A. Cederna"
E' la prima volta che mi capita di dire di dover uccidere una farfalla! Chi mi conosce come appassionata entomologa penserà che ho preso un colpo in testa! Eppure la minuscola farfallina Cameraria Ohridella minaccia tutti gli Ippocastani (Aesculus Hippocastanum L.) a fiori bianchi della città, di tutto il Nord Italia, dell'Austria, della Germania e della regione balcanica.
"Mariagrazia Fragiacomo"


La Cameraria Ohridella ha viaggiato molto per giungere a Monza. Dalla Macedonia è arrivata fin qui scroccando un passaggio su qualche nave, su qualche camion, nel 1998 è stata avvistata per la prima volta nel Parco di Monza. Attaccati dalle larve del lepidottero, che scavano, nel corso del loro sviluppo "mine" a chiazza allungata di circa 4 cm con contorni sinuosi e netti, veri e propri tunnel, gli Ippocastani perdono precocemente le foglie a fine luglio e, verso i primi di settembre, danno vita ad una seconda, insolita e "miracolosa" fioritura.
Cameraria è una farfalla molto prolifica da marzo a settembre sono state osservate quattro generazioni in parte sovrapposte. Madre e figlie così continuano a deporre uova sullo stesso albero. Forti attacchi riducono lo sviluppo vegetativo delle piante, con ripercussioni negative soprattutto a carico dei giovani impianti; nei casi gravi si osservano l'anticipata e completa caduta delle foglie e una seconda fioritura a fine estate.
Questo sforzo innaturale fa impazzire l'orologio interno dell'albero. L'energia necessaria alla seconda fioritura di inizio settembre viene presa in prestito da una sostanza contenuta nel tronco, utile a proteggere l'albero durante i freddi giorni invernali. Anno dopo anno si producono squarci su tutta la superficie tronco. Queste ferite sono veicolo di altre infezioni che portano gli esemplari di ippocastano a fiori bianchi ad una lenta agonia.
Lo straordinario sviluppo di questa farfallina è dovuto alla mancanza in Italia dei suoi limitatori naturali. Gli altri insetti che si cibano delle larve di Cameraria ohridella sono stati rinvenuti in numero molto limitato nel corso di monitoraggi iniziati tre anni fa e curati dall'Università di Entomologia Agraria di Milano e dal Comitato per il Parco di Monza (settore naturalistico).

A questo punto vi chiederete esistono modi per aiutare i castagni d'india?

Un aiuto ci arriva da madre natura. La Cameraria Ohridella sverna per lo più come crisalide, all' interno delle mine (gallerie) nelle foglie cadute sul terreno, per tutto l'autunno e inverno.
La raccolta e la distruzione, entro fine inverno, delle foglie di ippocastano cadute sul terreno possono contribuire a limitare del 50% le infestazioni. Le crisalidi della farfalla non sopportano le alte temperature: possono essere bruciate o raccolte nelle campane per il compostaggio. La lotta meccanica è il metodo più semplice e meno costoso per contenere i danni del microlepidottero. E' anche possibile utilizzare insetticidi che vengono irrorati nel tronco tramite vere e proprie flebo.
I bruchi moriranno a contatto con questa sostanza.

E' da segnalare che per la prima volta, quest'anno, 1100 ippocastani del Parco di Monza hanno potuto concludere normalmente il loro ciclo biologico perchà trattati con la lotta chimica.
Ci vorranno parecchi anni prima che l'equilibrio naturale riporti la situazione alla normalità.
E' necessario quindi che tutti i cittadini, si facciano portavoci di queste notizie, e ci aiutino in questa silenziosa "crociata" contro la temuta Cameraria Ohridella!

"Comitato per il Parco A. Cederna"

Per ulteriori informazioni è possibile contattare il Comitato dalla nostra pagina dei contatti
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